Nel 1975 trovai in una discarica una radiolina portatile di color grigio e rimasi letteralmente incantato da quell'oggetto. Lo portati a casa e con l'adrenalina in corpo, dopo un'accurata pulitura, cercai delle batterie da inserirvi; le trovai usate ed ecco che accadde il miracolo: era musica quella che usciva da quella scatoletta di metallo grigio. Mi affascinava anche la luce verde del vetrino che indicava le frequenze.
Da quel momento restai contagiato dalla musica che emanava quella radiolina.
Successivamente vi collegai dei diffusori di fortuna. Era stupendo: il tutto suonava! Li scoppiò la mia passione per la musica.
Così all'esame di applicazioni tecniche di III media, mentre i miei compagni si dilettavano a fare gabbiette per uccellini, portamatite, quadretti... io mi costruivo una cassa acustica con un woofer da 320 mm con il cestello viola acquistato personalmente alla G.B.C., il tutto da collegare alla mia radiolina.
Ancora minorenne facevo impianti radio a tutti i conoscenti che avevano un'automobile.
Un giorno passando davanti ad un'edicola fui attratto da una copertina verde luccicante con scritto CAR AUDIO: era la prima rivista car audio edita in Italia. Come si dice, nel posto giusto al momento giusto! La comprai immediatamente. Restai molto colpito dalle illustrazioni della rivista e l'occhio cadde subito sulle foto in cui venivano ritratte automobili americane con i loro impianti hi-fi car.
"Ma questo è un mondo magnifico!" esclamai subito.
Nel 1988 feci il mio primo viaggio negli USA, a Las Vegas, dove si svolgeva la più importante fiera hi-fi car del mondo. Da allora non me ne sono persa neanche una. Gli anni passano ma la passione cresce sempre di più.